Nuoro - Centinaia di giovani desiderosi di incontrarsi nel consueto appuntamento natalizio, pronti a ricevere un messaggio di speranza in un periodo in cui i dubbi esistenziali aumentano. La Messa natalizia celebrata il 21 novembre nella Cattedrale dedicata a Santa Maria della Neve ha rappresentato un momento importante di preghiera e socializzazione per gli studenti delle scuole superiori nuoresi. Una scelta libera che ha rivelato la maturità di tanti venuti ad ascoltare la parola di Dio e i suggerimenti paterni del suo pastore. Organizzata dai seminaristi della Diocesi e presieduta da monsignor Mura la celebrazione ha offerto diversi spunti di riflessione.

“Questo è uno spazio per pensare cosa è la vita e che la vita è un dono ricevuto – esordisce il Vescovo Antonello – e bisogna imparare ad amare se stessi oltre che gli altri. Bisogna difendere la vita a tutti i costi”. Il Vangelo propone l’incontro tra Elisabetta e Maria quando il sussultare del grembo ci rimanda alla nostra nascita.

Il Vescovo Antonello chiede attenzione per le persone in mezzo a noi ricordando che gli omicidi e attentati alla vita rilevano odio e disprezzo per la vita altrui. “Tutti rimaniamo colpiti da questi episodi – aggiunge – manifestiamo solidarietà per le vittime ma dobbiamo fare tesoro di queste esperienze negative per dimostrare di saper amare”.
L’augurio finale è quello di volersi bene per cogliere appieno il significato profondo della nascita di Gesù.

Al termine della Messa i partecipanti hanno ricevuto un piccolo ricordo e un rinfresco molto gradito dai ragazzi. La Chiesa sa creare occasioni di ascolto riflessione sul vero significato del Natale e  di ritrovo per tanti coetanei che rivedono vecchi compagni e scoprono il valore dello stare insieme anche solo per poche ore.