Dati societari
L’Ortobene
Piazza Vittorio Emanuele 8
08100 Nuoro
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Autorizzazione del Tribunale
di Nuoro n. 35/2017 V.G.
CRON. 107/2017 del 27/01/2017
C.F. 93003930919
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Direttore Responsabile:
Francesco Mariani
L’udito, come gli altri 4 sensi, ha la funzione, complessa e delicata, di connetterci con l’ambiente circostante, anche se, troppo spesso, sottovalutiamo quanto sia importante prendercene cura. L’invecchiamento, ma anche l’esposizione al rumore, il lavorare in ambienti rumorosi (senza adeguata protezione), l’uso frequente di cuffie ad alto volume, così come le cattive abitudini alimentari, possono ridurre la capacità uditiva. Il legame tra alimentazione e udito è infatti molto più stretto di quanto si possa pensare. Ricordiamoci che una sana alimentazione è fondamentale per il nostro organismo e quindi anche per l’apparato uditivo. I nutrienti utili a prevenire i disturbi dell’udito sono tanti e facilmente reperibili. Il magnesio, presente in spinaci, semi, frutta secca, banane, cioccolato fondente e cereali integrali, contribuisce a migliorare la circolazione sanguigna nell’orecchio e, secondo alcuni studi, aiuta anche a proteggere dai danni dovuti al rumore forte, grazie alla capacità di ridurre lo stress ossidativo nelle cellule uditive. Il potassio partecipa al controllo dei liquidi corporei ed è fondamentale per la corretta percezioni dei suoni da parte del cervello. Alimenti ricchi sono patate, spinaci, legumi, pomodori, albicocche, banane, meloni, arance e latticini. Lo zinco, contenuto in carni, legumi, frutti di mare, noci e uova, è fondamentale per il sistema immunitario, la crescita e riparazione cellulare ed è indispensabile per proteggere dalle infezioni e nei processi di guarigione. Tra le vitamine, la B12, presente in carne, uova e latticini permette di prevenire danni al nervo uditivo. Le vitamine C ed E, potenti antiossidanti, proteggono le cellule uditive dai danni causati dai radicali liberi. Consumare perciò frutta fresca, olio EVO e frutta secca è un’ottima strategia preventiva. Ancora è importante assumere folati, di cui sono particolarmente ricchi le verdure a foglia verde, la famiglia dei cavoli, i legumi, ma anche fegato e uova, per la formazione di globuli rossi sani e favorire una buona circolazione. Alcuni studi sembrano infatti confermare che adulti con bassi livelli di acido folico siano più predisposti alla perdita dell’udito legata all’età. Le vitamine A e beta-carotene, presenti in particolare nella frutta e verdura color giallo-arancione, uovo, fegato, sono essenziali per il buon funzionamento delle cellule dell’orecchio interno responsabili della trasmissione dei suoni. Ugualmente, gli omega-3 contribuiscono al miglioramento della circolazione sanguigna e riducono l’infiammazione. Particolarmente ricchi ne sono il pesce grasso come salmone selvaggio, sardine, sgombro, l’olio di pesce e semi di lino. Inoltre è fondamentale, per promuovere una corretta funzione uditiva, bere la giusta quantità di acqua e limitare l’assunzione di alcuni cibi. Tra questi vi sono i cibi ricchi di zuccheri, di grassi saturi e sale da cucina che in particolare influisce negativamente sulla pressione arteriosa, quindi sulla circolazione sanguigna e sulla microcircolazione dell’orecchio. Per questo motivo è fortemente raccomandato limitarne l’uso e preferire alimenti freschi rispetto a quelli conservati. Alcol e ovviamente il fumo di sigaretta sono sicuramente da eliminare.
La perdita dell’udito, oltre a situazioni patologiche (che vanno trattate dallo specialista) è sicuramente influenzata dall’età, per questo è fondamentale fare dei controlli periodici, soprattutto se si notano dei cambiamenti, ma di grande aiuto è un corretto stile di vita che è un primo e importante fattore di prevenzione. È bene ricordare che non esistono alimenti miracolosi, ma seguire un’alimentazione varia ed equilibrata contribuisce certamente allo stato di salute generale e anche a quella dell’udito. Queste informazioni hanno uno scopo esclusivamente informativo e in nessun caso possono sostituire diagnosi e trattamento personalizzati che solo il rapporto diretto con il medico possono assicurare. Quindi qualunque disturbo, segnale o sintomo vanno sempre riferiti al proprio curante che rimanderà allo specialista.