Dati societari
L’Ortobene
Piazza Vittorio Emanuele 8
08100 Nuoro
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Autorizzazione del Tribunale
di Nuoro n. 35/2017 V.G.
CRON. 107/2017 del 27/01/2017
C.F. 93003930919
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Direttore Responsabile:
Francesco Mariani
Fin dai primi giorni della sua elezione Papa Francesco si congedava spesso dopo l’Angelus con questa frase, all’apparenza molto semplice, in realtà ricca di significato, più di quanto allora poteva sembrare. Il cibo per lui aveva sicuramente un valore molto importante, sotto diversi aspetti. Come dichiarò in una intervista, aveva imparato a cucinare sin da giovane per aiutare la madre, in difficoltà dopo l’ultimo parto, che preparava i vari ingredienti per il pasto, dando ai figli le indicazioni su come cucinarli. Oppure raccontava della cucina della sua famiglia in cui convivevano, in modo armonico, elementi della cucina piementese e ligure con quella argentina. In più occasioni, ha evidenziato come il cibo può creare possibilità di lavoro e sia un potente strumento di inclusione e rinascita sociale, anche per le persone in difficoltà. Ricordiamo tutti quando incontrò i ragazzi del Tortellante, associazione di Modena che coinvolge ragazzi con disabilità nella preparazione della pasta fresca o indossò il grembiule rosso insieme ai ragazzi di PizzAut, la pizzeria gestita da ragazzi autistici, che per lui crearono la pizza “Cantico delle Creature”, rammentando loro e a tutti noi che «il buon samaritano può essere una persona disabile». O quando, poco prima della sua morte, ha fornito un aiuto economico al Pastificio Futuro, che produce pasta secca artigianale, impiegando i detenuti del carcere minorile di Roma, allora in grave difficoltà. E poi, come non tenere presente il monito, più volte ribadito, contro lo spreco alimentare, ricordandone l’insostenibilità ambientale e umana! «Siamo diventati insensibili ad ogni forma di spreco, a partire da quello alimentare, che è tra i più deprecabili. Il cibo che buttiamo nella spazzatura lo strappiamo ingiustamente dalle mani di quanti ne sono privi. Di quanti hanno diritto al pane quotidiano in virtù della loro inviolabile dignità umana», scriveva nel 2023, in occasione della Giornata Internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari, al direttore generale della Fao.
Doveroso richiamare l’Enciclica Laudato si’ dove, tra l’altro, avverte tutti e non solo i fedeli, dell’urgenza di proteggere la Terra, la “casa comune” di cui non siamo i proprietari, ma che ci è stata data in prestito. Come dimenticare il richiamo delle gravi conseguenze, per la stessa umanità, per la perdita di biodiversità animale e vegetale a cui bisogna porre rimedio o degli effetti del cambiamento climatico, che ricadono maggiormente sulle persone più povere ed emarginate e che non hanno di che nutrirsi? Oppure dell’importanza di salvaguardare le risorse del Pianeta, in particolare quelle idriche, quando scriveva «l’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani»?
Ovviamente non si vuole ridurre l’importanza e la sensibilità del messaggio di Francesco a queste poche righe, ma semplicemente ricordare che oggi quell’augurio «Buon pranzo» è quanto mai attuale nella sua semplicità! “Buon Pranzo” ci ricorda che avere cibo è un diritto e condividerlo è un dovere, che il cibo non è solo nutrimento, ma un mezzo per prendersi cura e assicurare dignità all’uomo, creare relazioni sociali e opportunità, proteggere l’ambiente, trasmettere la memoria e la cultura dei popoli e se, veramente etico, contribuire al benessere anche economico dell’intera società.