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L’Ortobene
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CRON. 107/2017 del 27/01/2017
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Direttore Responsabile:
Francesco Mariani
Il carciofo è una pianta conosciuta e apprezzata sin dall’antichità per il suo gusto particolare e le proprietà nutrizionali. Originario del Medio Oriente, nel nostro Paese la sua coltivazione venne valorizzata dagli arabi inizialmente in Sicilia (il nome moderno della pianta deriva proprio dall’arabo “karshuf”), che ne diffusero la produzione nelle terre da loro conquistate. In Europa i suoi maggior produttori sono Spagna, Francia e Italia dove viene attualmente coltivato in particolare modo in Sardegna, Sicilia, Puglia e Lazio. Ciò ha permesso di avere diverse varietà di carciofo, distinte per provenienza, stagionalità, sapore, presenza o meno di spine.
È una pianta che ha una stagione di raccolta piuttosto lunga, che può andare, in base alla regione, da novembre fino ad aprile-maggio. In Sardegna è coltivata l’unica varietà italiana di carciofo con Denominazione di origine protetta (Dop), il “carciofo spinoso di Sardegna”, che rappresenta una vera eccellenza enogastronomica italiana. Per tutelare questo eccezionale prodotto, importante anche per l’economia dell’Isola, è stato istituito il Consorzio di Tutela del Carciofo Spinoso di Sardegna. Il carciofo spinoso sardo è una vera bontà per il palato, risulta croccante e tenero allo stesso tempo, ricco di polifenoli e carboidrati (almeno il 2,5%, per rientrare nella categoria Dop). La presenza di questi ultimi permette di bilanciare quella dei tannini, il che rende questa varietà poco amara e astringente e particolarmente dolce.
Per le sue numerose proprietà benefiche è un alimento prezioso della nostra alimentazione. Il carciofo è infatti una fonte eccellente di nutrienti essenziali come la fibra, molto utile per la digestione e la regolazione del transito intestinale e per contrastare problemi come la stitichezza. Ha un buon contenuto di vitamine, in particolare vitamina C (importante per il sistema immunitario, l’assorbimento del ferro e la sintesi del collagene) e vitamina K (essenziale per la salute dello scheletro e la coagulazione del sangue). Molto elevato è il contenuto di acido folico necessario per la crescita cellulare. Il carciofo è ricco di cinarina e silimarina, due importanti antiossidanti, che aiutano a proteggere le cellule dai danni dei radicali liberi, contribuendo anche a ridurre lo sviluppo di malattie croniche. La cinarina inoltre stimola la produzione di bile, migliorando la digestione dei grassi e favorendo la funzionalità del fegato. D’altra parte proprio per questa proprietà è necessario prestare attenzione in caso calcoli della cistifellea in quanto possono causare coliche. Attenzione inoltre al consumo di carciofi in caso di allergie e ipersensibilità, meteorismo addominale, colon irritabile e se si assumono farmaci con cui possono interferire. La parte commestibile della pianta è il fiore immaturo, che si sviluppa in un’infiorescenza chiamata capolino, e naturalmente il gambo, adeguatamene pulito. Il carciofo è molto versatile in cucina ed il “cuore” è particolarmente apprezzato per il suo sapore delicato e la sua consistenza tenera. Può essere consumato in vari modi: crudo, cotto al vapore, grigliato, fritto o utilizzato come ingrediente principale in piatti tradizionali come i carciofi alla giudia, famosissimo piatto che nasce dall’incontro tra cucina romana e cultura ebraica. Il carciofo è una pianta non solo gustosa ma anche estremamente benefica. Integrarlo nella dieta, permette di arricchire i piatti con il suo sapore unico e offrire un supporto prezioso alla nostra salute.