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L’Ortobene
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Direttore Responsabile:
Francesco Mariani
L’inconfondibile profumo delle castagne arrosto che in questo periodo sentiamo spesso per strada ci fa pensare subito all’autunno e alle feste. È un prodotto della terra apprezzato sin dall’antichità che negli ultimi tempi si sta riscoprendo sempre di più. I Greci e i Romani definivano il castagno “l’albero del pane” ed il frutto “pane dei poveri”, perchè per molti secoli parte importante nell’alimentazione delle popolazioni contadine europee, in particolare di quelle delle zone montane.
Prima della scoperta dell’America e quindi dell’arrivo in Europa della patata e del mais, la castagna era infatti un cibo fondamentale durante l’inverno, nel caso di raccolti di grano non fruttuosi e, per alcune famiglie, la fonte principale di cibi “energetici”. Negli ultimi decenni, in particolare dopo la Seconda guerra mondiale, l’importanza dei castagneti è diminuita a seguito dello spopolamento delle campagne e al cambiamento delle abitudini alimentari delle ultime generazioni, con grave perdita per il nostro patrimonio ambientale, storico, culturale e anche nutrizionale. Anche in Sardegna, in particolare nelle zone montuose della Barbagia e Mandrolisai, il castagno ha sempre avuto grande importanza economica (fornisce tra l’altro un ottimo legname). È un albero maestoso, bellissimo, che inizia a produrre frutti dopo almeno 5-10 anni, raggiungendo il massimo della produzione dopo 15-20 anni, il che ci ricorda che la natura ha spesso tempi più lenti dei nostri.
Le castagne, sono il “frutto” della pianta selvatica mentre i marroni lo sono dei castagni coltivati. Molto ricche di energia e di vitamine del gruppo B, sono dei veri “ricostituenti”, utili in caso di stanchezza, inappetenza, durante il cambio di stagione e in caso di aumentata richiesta energetica (es negli sportivi). Inoltre sempre grazie alle vitamine del gruppo B, sono molto utili per la memoria, per il sonno e per il corretto funzionamento del sistema nervoso, a cui contribuiscono anche il buon contenuto di minerali come magnesio, fosforo e potassio. Poiché è ricca di fibra, la castagna ha effetti benefici anche sulla regolarità intestinale. È importante ricordare che dalle castagne si ricava una ottima farina, che può essere utilizzata nella preparazione di dolci, pane, piadine ed essendo senza glutine, può essere consumata tranquillamente dai soggetti celiaci, rappresentando quindi una validissima alternativa ai prodotti senza glutine industriali (spesso troppo “artificiali”).
Pur ricche di tante proprietà nutrizionali, il consumo di castagne deve essere moderato in presenza di obesità e diabete ed è bene consumarle, come alternativa ad altre fonti di carboidrati (pane, pasta). Ancora, il loro consumo, proprio per la buona quantità di fibra, può creare disturbi in soggetti affetti da colon irritabile e per l’elevato contenuto di istamina, possono dare problemi nei soggetti allergici che devono consumarle con particolare attenzione.
Le castagne sono molto versatili in cucina, oltre che arrostite (caldarroste), metodo di cottura preferito dai più, si possono fare bollite o utilizzate come farina per dolci, zuppe, polente o paste. Come tutti i cibi possono essere consumate nell’ambito di una alimentazione varia ed equilibrata e riscoprire il loro valore nutrizionale permette anche di recuperare e valorizzare il ruolo e l’importanza che questa pianta, con i suoi gustosi frutti, ha sempre avuto nella nostra storia e cultura.