28 Dicembre 2021
7' di lettura
Barcellona gioisce per la “Nuova Stella” con un ricco calendario di appuntamenti laici e religiosi che si svolgeranno dall’8 al 18 di dicembre. Il giorno simbolico dell’immacolata, mercoledì 8 dicembre del 2021, si è svolto il primo atto: l’Arcivescovo di Barcellona Joan Josep Omella i Omella, ha celebrato la Messa in basilica con la benedizione finale svoltasi alle 19:15 della sera all’esterno nella Via Marina. la Fondazione di San Giuseppe e la diocesi Barcellona, che portano avanti le opere della Basilica della Sagrada Familia, rendono omaggio alla posa della stella luminosa in cima alla torre dedicata alla Madre di Gesù, che cambierà la skyline della città. Per la Basilica, iniziata nel 1882, questo intervento è una tappa importante delle sue fasi costruttive, si conclude la costruzione della seconda torre più alta prevista nel progetto originario e la più alta allo stato attuale dei lavori, con essa la fabbrica raggiunge i 138 metri di altezza. Il progetto originario dell’edificio, ideato dall’ architetto Antoni Gaudi, genio catalano nato il 25 giugno del 1852 a Reus, prevedeva la copertura dell’aula liturgica, capace di contenere circa 10000 fedeli e che si estende per circa un ettaro, con la costruzione di ben 18 torri. Simbolicamente, come testimoniano le opere d’arte posate in cima ad ognuno di esse e le sculture incastonate nelle pareti laterali, le torri, rappresentano i dodici Apostoli, i quattro Evangelisti, la Madonna e infine Gesù Cristo, che arriverà alla massima altezza del tempio di 175 metri. Oltre all’opera completata questi giorni, attualmente risultano terminate le otto torri degli apostoli che strutturano la facciata della Natività, opera completata all’epoca di Gaudi, e le quattro torri della facciata della Passione finite negli anni settanta, dal gruppo di lavoro guidato dall’architetto Jordi Bonet prima e ora dall’architetto Jordi Fauli. Allo stato attuale sono a buon punto le quattro torri degli evangelisti che contornano la torre centrale di Gesù Cristo. Le quattro torri mancanti dedicate agli apostoli saranno l’ultimo atto di costruzione e daranno forma alla facciata principale della basilica, dedicata alla Gloria, che rappresenterà dal basso verso l’alto l’inferno, il purgatorio e infine il paradiso per arrivare in alto al Nostro Signore. Le soluzioni architettoniche e i significati simbolici di questa nuova costruzione sono stati presentati alla comunità il 15 di dicembre, alle ore 19:00, in una Conferenza “Maria, estel del matí, a la Sagrada Família i en el món d’avui” (Maria, stella del mattino, alla Sagrada Familia nel mondo di oggi), ad aperta di Gna. Margarida Bofarull i Buñuel, RSCJ, delegata diocesana della Pastorale, Fede e Cultura dell’Arcivescovado di Barcellona e del Dr. Jordi Faulí, architetto direttore de la Sagrada Familia. Architettonicamente, spiegava l’arch. Jordi Fauli, “la torre è realizzata secondo lo stile compositivo gaudiniano, una serie di paraboloidi a sella si uniscono per creare una superficie cupolata suggestiva e maestosa. La torre è costituita da 12 parabolici che reggono la corona di Maria a 12 punte e, infine, in alto una stella a forma di un dodecaedro ugualmente con 12 punte. Forme poligonali rinvenute tra i modelli di Gaudi e testimoniati da alcune foto antiche dell’interno del suo laboratorio. Nei riferimenti biblici il numero dodici si ripete spesso: Il numero dodici ed i suoi multipli si ripetono molte volte nella Bibbia, nell’Apocalisse di San Giovanni ed anche nel Vangelo. Nell’Apocalisse San Giovanni parla delle 12 tribù dei figli di Israele. Ventiquattro, su ventiquattro scanni, sono i Vegliardi descritti sempre da San Giovanni. La Donna vestita di sole ha in capo una corona di dodici stelle e 12 sono gli apostoli. L’Europa stessa ricorda le nostre radici cristiane nella bandiera, sullo sfondo azzurro, si stagliano 12 stelle dorate. La corona è orientata verso il centro della croce a quattro braccia della futura torre centrale ad indicare l’arrivo di Gesù Cristo. Materialmente è stata costruita con blocchi di pietra messi in tensione con cavi di acciaio, l’interno illuminato con 200 finestre esalta le finiture con colori bianchi mariani. L’intersezione dei paraboloidi crea delle cantonate realizzate con spigoli azzurri che evocano il mantello azzurro di Maria, mentre quelle della torre centrale sono in porfido rosso simbolo della passione di Gesù. I vetri traslucidi con una tessitura rugosa s’illuminano di notte dall’interno e con il sole dall’esterno di giorno”. La Sagrada Familia nel corso della storia ha spesso incontrato momenti difficili, che ne hanno messo in crisi la sua esecuzione, riuscendo sempre ad uscirne più forte. La Fondazione Esecutrice ha voluto con forza che venisse ultimata ed illuminata per donare speranza a tutto il mondo. Margarida Bofarull i Buñuel descrive questo stato di estasi della comunità: “S’illumina la parte del tempio dedicata alla Madonna, per risaltare l’espressione dell’amore di Maria per i suoi figli, che dona coraggio al mondo di oggi. La Madre pura e piena di amore. Maria ci dona la forza, ci accarezza e ci consola dandoci speranza con l’amore che supera tutte le difficoltà, portando avanti famiglie, comunità, paesi. Accompagna il figlio fino alla croce come accompagna tutti noi nella vita. Maria è la luce nel buoi della nostra vita, vince il male e ci proclama le meraviglie di Dio. Maria ci invita a ritrovare dio presente nella nostra vita. La torre porta la sua corona in alto e ci invita a rivolgere lo sguardo più in alto a vedere oltre con la speranza per tutte le persone oppresse e in difficoltà. Il suo affetto materno apre il nostro cuore alla fede. Maria la sposa di Giuseppe amorevole per il suo amore rispettoso in ricchezza e povertà. La misericordia va oltre la carità. Avvicinarci a Maria è contemplare bellezza e purezza, ci aiuta a riscoprire il potere dell’amore, è la stella della nostra vita”. Architettonicamente la torre si eleva sopra la cripta coperta da archi ribassati ogivali serrati da una chiave di volta dove viene rappresenta l’annunciazione. Pietra centrale come la libertà della donna che porta in terra un piano di amore annunciato da un Angelo. In asse con l’annunciazione ritroviamo a 138 metri di altezza la stella, lume di speranza. Un asse tra cielo e terra sostenuto dalla torre vuota all’interno, rivestita dalle tonalità bianche simbolo di purezza, che sorregge il lume di speranza per l’umanità, Lei è trasparente è purezza, l’immacolata concezione. L’augurio è quello simbolico di innalzare nel cielo una nuova luce di speranza per tutto il Mondo. © riproduzione riservata